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Salve Ragazzi!!! Questa è la ff che stiamo scrivendo insieme io e Sefa con protagonisti i personaggio del nuovo gdr ( All Together Merlin GDR ) e del vecchio gdr (che abbiamo dovuto abbandonare a causa di problemi col founder) infatti si parte da un punto della storia del vecchio gdr..con fatti che in questo non sono accaduti almeno per adesso. Se volete unirvi a noi nel gdr siete i benvenuti! Tornando alla ff..che dire? Speriamo vi piaccia! Fateci sapere cosa ne pensate! Buona lettura!!! Deep Shadow di Sefa e Anna Nek Pendragon
Colonna Sonora:
Finalmente dopo tanto tempo Camelot viveva un periodo di pace e serenità. Morgana e i suoi alleati non si facevano sentire da tempo, regnava il silenzio a palazzo, che fu improvvisamente interrotto da dei pianti di bambini e un urlo prepotente "Ma nooooooooooo..di nuovo?!?! Porca paletta basta!"; Era Merida, che cercava ormai da ore di calmare i suoi figli, i quali, dopo un’infinita’ di tempo, decisero di calmarsi. La ragazza ne fu ben lieta dato che era allo stremo, ma nello stesso tempo felice come non mai. Quei due fagottini, le davano una grande gioia.
''Mia signora e' ora dell'allattamento!'' irruppe nella stanza Gwendoline, prendendo in braccio Ademar.
''No aspetta vorrei allattarli io!'' disse Merida.
La balia scosse la testa....''ma mia signora io sono qui apposta! E poi l'allattamento vi renderebbe fragile e debole, siete una regina, e dovete essere forte'!'' rispose sorridendo, e usci' dalla stanza, portando con se i due bebe'. Non appena se ne furono andati, Merida lanciò uno sguardo al suo arco, che non aveva usato da tempo, dato la gravidanza. Lo prese tra le mani e decise che quel giorno, avrebbe ricominciato con gli allenamenti, proprio come faceva una volta. Sorrise compiaciuta e usci' dalla stanza, dirigendosi nel cortile del castello.
In quel preciso momento, Anne stava per cominciare i suoi quotidiani allenamenti. Proprio mentre prendeva una spada smussata però, vide accanto a questa un arco. ‘’Un arco..chi l’avrà lasciato qui? ‘’ Pensò, e intanto lo prese e provò in malo modo ad impugnarlo. Puntò il bersaglio, ma proprio mentre stava per scagliare la freccia, un'altra le passò accanto velocissima, che centrò in pieno il bersaglio. Anne abbassò l’arco e si girò di scatto.
“Merida! Siete voi?!? Wow che tiro! Siete bravissima con l’arco! Piacerebbe anche a me imparare a tirare così!” disse sorridendo.
“Se vuoi ti insegno!” rispose subito Merida.
“Sarebbe..meraviglioso!” disse entusiasta.
Merida batte' le mani, fece un fischio e si mise in posizione, per mostrare all'amica, come avrebbe dovuto impugnare l'arco e sferrare le frecce.
''Allora Anne, prima di scagliare la tua freccia, respira....respira lentamente, concentrati..non pensare a nulla, in questo momento esisti solo tu, il tuo arco e il tuo bersaglio!''
"Respira.." disse Anne eseguendo alla lettera
''Quando impugni l'arco sii leggera, rilassata, ma nello stesso tempo tendi la freccia con grazia e raffinatezza. Ricorda, mai perder lo stile...ed ora, concentrata e rilassata scaglierai la tua freccia!'' disse, e lanciò la freccia, che colpì dritto il bersaglio.
Merida sorrise…..”ah ci vuole stile, eh eh! Ecco, ora prova tu!'' e le porse il suo arco.
Anne seguì la spiegazione dell'amica, poi cominciò a tirare la freccia un po’ tremolante, e dopo qualche attimo scoccò la freccia che passò accanto al bersaglio e finì direttamente dall'altra parte del muretto..
"Heheh..l'ho mancato per pochissimo!" disse ridendo sarcastica..
A Merida scappò una risatina agitata...''Anne, dovresti andarla a prendere ora!''
"Emm..perchè? Ne abbiamo tante altre..." chiese sorpresa.
''Si ma quella era particolare. C'era inciso il mio nome! Dai vai se cadi ti prendo io!'' controbatte’ persuadendola.
Anne la fissò per qualche secondo. Vide che realmente Merida ci teneva a quella freccia
"Bene..andiamo!" disse strascinando con lei Merida.
Arrivate al muretto, Merida si voltò verso Anne, poi alzò il capo....''accipicchia e' alto eh...vai vai'' e sorrise..'' se cadi tranquilla che ti prendo eh! Coraggio!''
Anne non parlò e cominciò direttamente ad arrampicarsi sul muretto. Arrivata in cima, scese dall’altro lato e recuperò la freccia “Eccoti! L’ho trovata Merida! Tranquilla!” disse e poi cominciò ad arrampicarsi nuovamente, ma arrivata quasi a toccare terrà una roccia alla quale si reggeva si staccò, perse la presa e cadde addosso a Merida finendo direttamente nel fango…. “beh almeno l’abbiamo recuperata” disse per sdrammatizzare Anne.
Merida aveva il fango negli occhi, non vedeva niente...''oh beh certo grazie al cielo!'' rispose nervosa...
''Ti prego alzati adesso che mi stai schiacciando le budella. Scusa la raffinatezza...ti vuoi alzareee?'' urlò
Anne si alzò e scoppio a ridere "Siamo piene di fango!" poi guardò l’amica"Ma voi non dovevate prendermi se cadevo?"
Merida continuava a non vedere niente. Girava intorno a se stessa lentamente cercando di trovare un appoggio, ma fini' con lo sbattere contro un un albero. Sbuffo’.
”...infatti ti ho presa, mi sei caduta addosso carissima coccode'!''
Anne alzò un sopracciglio e fissò l’amica con una faccia dubbiosa “Certo…comunque questo ora non è importante! Ecco la tua freccia disse” e le consegnò la freccia.
In quel momento arrivò Malagan “Ciao Amore sei pronta per..ma che è successo?!?” chiese allarmato vedendo sua moglie piena di fango dalla testa ai piedi. Cominciarono a suonare le trombe per annunciare che il nuovo Re delle ex Terre di Cendred era arrivato a Camelot; “Per questo..” affermò poi sconsolato..
"Ohhhh ma anche le trombe ma che succede? Non dirmi che oggi sarebbe dovu..." e si blocco' nel rendersi conto che aveva dimenticato che quel giorno sarebbe dovuto arrivare un ospite molto importante...."oh no no no no no era oggi porca paletta" si lamento'...fisso' il marito con degli occhioni lucidi..."mi son dimenticata!"
Malagan osservò sua moglie per un lungo attimo, poi scosse la testa "ma...come...hai...potuto...dimenticarti di..." sospirò, alzò le mani in segno di resa e disse “ci rinuncio".
In quel momento, anche Anne cominciò ad urlare presa dal panico ”Nooooo era oggi!! Dovrei essere con gli altri cavalieri!!! E ora come faccio?!? Sono impresentabile!!!”
Prima che le ragazze avessero il tempo di andarsene, il Re Cassel era arrivato alle porte del castello.
"Non c'e' tempo dobbiamo andare!!!" affermò allarmato Malagan.
Merida lo guardò sconcertata.. ."ma tu sei fuori come pensi che possiamo presentarci a lui cosi? Chissà che penserebbe!"
L’uomo le lancio’ uno sguardo dolce e compassionevole.. "ma si hai ragione sei impresentabile..cambiati..aggiustati l'acconciatura hai tutto il tempo che vuoi!"
Improvvisamente cambiò sguardo.. "Troppo tardi ormai! Andiamo!" prese ambe due le ragazze e le trascinò alle porte di Camelot per dare il benvenuto al nuovo ospite.
Giunsero poco dopo alle porte della città, dove il re era ormai prossimo.
''Era ironico il tuo ''ohh hai ragione, preparati con comodo abbiamo tutto il tempo'' puntualizzò Merida rivolgendosi al suo uomo.
''E che credevi stessi scherzando?'' chiese lui mettendosi una mano al petto.
La moglie lo fissò con occhi spalancati…. ''quanto ti odio!''
''Grazie amore, ti amo anche io!'' rispose lui sorridendole come se niente fosse.
Davanti alle scale del palazzo, era radunato un gran numero di persone…cavalieri, servi, Artu’…Tutti si voltarono non appena sentirono le imprecazioni di Merida, che veniva trascinata dal marito a forza.
‘’Beh che c’e’ da guardare eh? Non c’e’ niente da vedere qui! Smammare!’’ affermò a voce alta e squillante la regina.
Proprio in quel momento, Cassel, oltrepassò le mura
Era un re bello, affascinante e tanto raffinato, penso' Merida tra se osservandolo. L'uomo si avvicino' a loro sempre piu', togliendosi il cappello e preparandosi ad un inchino. In quel momento pero', si sentì una voce provenire da dietro ..“Pendragon! Da quanto tempo”...esclamò un altro uomo, il vero re. Artù rispose “Cassel.. benvenuto a Camelot!”
Cassell cominciò a guardarsi intorno.."Scusami Pendragon..ma qui si considera elegante un vestito pieno di fango?".
Artù lo guardò perplesso "..No.."
"Allora sentiamo perchè quelle due ragazze si sono presentate al cospetto di un re conciate così? E' una mancanza di rispetto Pendragon, non avresti dovuto permettere una cosa del genere, la mia permanenza comincia male direi!" puntualizzo’ il re infastidito, indicando Merida e Anne.
"Una cosa del genere non può considerarsi una mancanza di rispetto..avranno sicuramente i loro motivi" aggiunse Artù.
Cassel lo guardò per un attimo e poi disse "Fatemi accompagnare nelle mie stanze!"
Il nervosismo di Merida stava salendo alle stelle. Sia verso il marito, che non le aveva dato la possibilita' di cambiarsi in modo da essere piu' presentabile al cospetto di un nobile, e sia nei confronti di quest'ultimo. Un rozzo, maleducato e schizzinoso falso verme nelle vesti di un sovrano.
''Ehm..'' si schiarì la voce. “Noi ci scusiamo umilmente vostra magnificenza, per questa grave mancanza di rispetto nei suoi confronti, vostra illustrissima'' cominciò a parlare ironicamente Merida .‘’’Sicuramente abbiamo avuto delle buone ragioni per essere conciate in questo modo, ci scusiamo umilmente'' e sorrise furbamente.
L'uomo fissò entrambe in modo indifferente e altezzoso, girò il capo e fece cenno a delle guardie di condurlo alle proprie stanze
‘’Questa tua GRAVE mancanza di rispetto nei miei confronti non rimarrà impunita stupido sciocco babbuino!’’ pensò Merida
Anne guardò male il Re "Ma che simpatico!" disse in modo ironico
La piazza si svuotò abbastanza velocemente. Artù si avvicinò alle due Ragazze "Ma cosa avete combinato?"
''Colpa sua, mi e' caduta addosso!'' rispose Merida indicando la ragazza a fianco a lei.
Anne guardò male anche Merida "Questo è il vostro ringraziamento?!?" poi si girò verso Artù "Emm..mi sono arrampicata sul muretto per recuperare la freccia che avevo tirato di Merida e scendendo sono caduta..su di lei..non abbiamo avuto il tempo di cambiarci..ce n'eravamo dimenticate.."
''Non ce ne siamo dimenticate la colpa e' stata di questo citrullo di marito che ho! '' e si girò verso Malagan. Si avvicinò all'orecchio...''sai che me la pagherai vero? Immagino di si!'' e ridacchiò. L'uomo alzo' gli occhi al cielo...non proferì parola.
Artù guardò comprensivo le due ragazza "Ho capito" rise. "Vado dentro, sicuramente trovera’ qualcos'altro che non è di suo gradimento".
Mentre andava via tornò indietro "Ah! Dimenticavo! Stasera c'è il banchetto! Merida spero allieterai la serata con la tua voce! Non dimenticatelo!" E si allontanò nuovamente.
Una risposta da parte della cugina non arrivò, e così lui, stranito, si avviò verso l'interno del castello. In realtà in quel momento, Merida era troppo in sovrappensiero e non si accorse di non aver dato retta al cugino.
''Beh, io vado a prepararmi “…avvisò Anne e Malagan...''ho alcune faccende da sbrigare prima''.
Quella stessa sera, qualche ora prima de banchetto, presso i corridoi di Camelot, Merida aveva convocato sia Oliver che Galvano, per una specie di riunione.
''Eccomi mamma!'' arrivò correndo il bambino.
''Oh eccoti, sei in perfetto orario, come mai? Hai la febbre per caso?'' chiese in tono scherzoso Merida, toccando la fronte di Oliver.
''Ohhhh mamma smettila'' si divincolò lui sorridendo.
In quel momento arrivò anche Galvano con in mano una succulenta coscia di pollo, rubata molto probabilmente dalle cucine di palazzo.
''Eccomi mia signora, Galvanone tutto per voi!'' e si inchino'...''oh c'e' anche Oliver, ciao piccolino'' e gli stronfino' la testa
''Non sono piccolino!'' controbatte”.
''Allora ragazzi...''inizio’’ Merida. E si avvicinò a loro sussurrando delle parole. Quando ebbe finito fece l'occhiolino ad entrambi ...”fate ciò che dovete! avete carta bianca!”
Edited by Anna Nek Pendragon - 13/11/2013, 22:46. -
Sefa_94.
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Capitolo II – Il banchetto
La sera calo’ sulla dolce Camelot. Merida era ancora alle prese con la scelta del vestito. Entrava ed usciva dal suo guardaroba, che sembrava davvero infinito dato tutti gli abiti che racchiudeva al suo interno.
‘’Mmmm forse questo…o questo…o forse questo’’ pensava…’’ahhhh Signore dammi un segno ti prego! Che abito dovrei indossare?’’ continuava a chiedersi allo stremo.
‘’Merida sei….ma nooo non e’ possibile questo e’ inaccettabile!’’ irruppe nella stanza Malagan. Ben vestito, e con un i capelli ricci che facevano su e giu’ ogni volta che muoveva il capo.
La regina, che si trovava in biancheria intima, si copri’ immediatamente con un lenzuolo.…’’non si usa bussare no eh? Zotico!’’ lo rimprovero’ con uno sguardo sconcertato.
L’uomo alzo’ un sopracciglio… ‘inutile che ti nascondi so cosa c’e’ li’ sotto! Sono venuto ad informarti mia cara che l’ora del banchetto e’ arrivata circa….vediamo un po’…mezz’ora fa! La prossima volta, preparati il giorno prima, chissa’, magari arrivi in anticipo!’’ asservo’ con un tocco di ironia.
La moglie lo fisso’ in modo davvero molto sgradevole. Era gia’ irritata perche’ non trovava un vestito, la sua serva era praticamente scomparsa e cosa peggiore, il marito, le faceva dell’ironia.
Malagan si lascio’ ad un leggero sospiro di rammarico, per poi scoppiare a ridere….’’dai risolvi questi problemi esistenziali prima che puoi, al banchetto gia’ chiedono di te, non credo potro’ dire che sei ancora in biancheria intima!’’ si avvicino’ a lei e la bacio’ delicatamente per un lungo attimo.
‘’Quanto ti odio quando fai cosi’, mi fai venir voglia di dire si a tutto!’’ disse lei mordendosi le labbra.
‘’Oh oh, dovrei farlo piu’ spesso allora!’’ e la bacio’ nuovamente. ‘’Oh accidenti e’ tardissimo, devo andare, le pietanze non sono state ancora portate in tavola, devo ancora scegliere il vino, devo trovare anche Oliver, non ho idea di dove si sia cacciato! Tu muoviti, che gli invitati chiedono di te, non so cosa dire ora vado cia’!’’. Parlo’ con una tale velocita’, che stava per imbrogliarsi con le parole. Scappo’ via come un razzo, chiudendo la porta dietro di se.
Merida sorrise compiaciuta….’’Oliver…chissa’ cosa stara’ progettando quella sua testolina malvagia’’ penso’.
Nel frattempo, Galvano e Oliver si stavano dirigendo verso le cucine del castello. Il bambino non aveva voluto dire cosa aveva in mente a Galvano, gli aveva semplicemente detto: "Fidati di me! Sono un esperto in questo settore!"
Arrivarono sul posto. Oliver disse al suo amico di restare fuori a fare la guardia mentre lui entrava e faceva ciò che doveva. Dopo qualche minuto uscì fuori, tutto soddisfatto, e il cavaliere gli domandò:
"Allora?"
“Tutto ok Galvano! Stasera ci divertiremo!”
Intanto al banchetto, il re Cassel, sembrava proprio essere annoiato, per non parlare di quanto era scandalizzato per il ritardo. Aveva cominciato a lamentarsi gia’ da 3 minuti dopo l’orario deciso, e nel momento in cui era passata piu’ di mezz’ora, comincio’ a far di peggio.
‘’Ma non capisco, che disorganizzazione qui! Nel mio regno cose del genere non accadono mai! Dovevo aspettarmelo ah!’’ si lamentava con le guardie, mentre era seduto su una sedia di velluto rosso, ad assaggiare dell’uva nera deliziosa.
Anne entrò nella sala del banchetto cercando un posto per sedersi. Nel frattempo nella sala risuonavano le parole del Re.
“Non è possibile una cosa del genere! Più di mezz’ora di ritardo?!?!” ;
Anche lei aveva fatto tardi, ma per fortuna non essendo una Regina nessuno ci aveva dato peso. Si sedette accanto agli altri cavalieri e cominciò a fissare la tavola imbandita per ingannare il tempo. Ad un certo punto, Cassel si voltò verso la ragazza: “Sei un cavaliere?!?” chiese con aria sprezzante.
La ragazza alzò lo sguardo e lo guardo’ un po’ intimidita e rispose “Si..sire”..
”Ma bene! Ora anche le sgualdrine diventano cavalieri!?!”
Anne a quelle parole si girò guardandolo male.
“Dimmi un po’..il tuo posto non dovrebbe essere in un bordello?!?” aggiunse ridendo a squarcia gola “Ridicola!”.
La ragazza non potendogli rispondere come avrebbe voluto, cominciò nuovamente a fissare il banchetto facendo finta di nulla.
Finalmente, dopo quasi un’ora di ritardo, la regina Merida arrivo’ nella grande sala. Tutti si voltarono verso di lei, e la fissarono increduli.
‘’Salve!’’ disse lei sorridendo felicemente non badando a quei musi lunghi che reclamavano la cena. Aveva un fiatone gigantesco, sembrava che il cuore le stesse per uscire dal petto.
‘’Finalmente siete riuscita ad arrivare mia regina!’’ aggiunse Cassel…..’’stavo andando a chiedere a delle guardie di venirvi a cercare. Pensavo vi foste persa per il castello!’’ e rise e con lui tutti i suoi soldati.
‘‘Oh ma che pensiero gentile, sono commossa Cassel!’’ disse lei.
Si sedette accanto ad Artu’ e gli fece cenno di far iniziare la sfilata delle pietanze. Il cugino sorrise, si alzo’ e….’’ed ora si dia inizio, al banchetto!’’ esclamo’.
‘’Non gli ho risposto solo perche’ sono una signora, e non perdo mai la classe!’’ sussurro’ ad Artu’ una volta che iniziarono a mangiare.....’’se crede di poter continuare ancora con questo suo atteggiamento si sbaglia di grosso!’’ e si appoggio’ allo schienale della sedia.
In quel momento, Oliver si avvicinò a Merida…
"Hai....fatto....quello che dovevi?" chiese la ragazza al figlio sorridendogli.
"Mamma dubiti di me?" disse il ragazzino con tono altezzoso "Ho preparato uno spettacolo che modestamente lo considero il mio più grande capolavoro!"
Anne si girò verso Merida e Oliver: "Cosa avete in mente coi due?" disse sorridendo sospettando qualcosa
"Sono andato a trovare Gaius, e mentre lui era distratto ho preso di nascosto alcune ampolle, un lassativo potentissimo, pensate che una sola goccia è da diluire in 100 litri d'acqua... beh io ho messo tutta l'ampolla dentro la minestra..poi ho aggiunto un intero vaso di peperoncino infernale e un sacco di sale…."
Anne ascoltava Oliver sorridendo "Beh..di solito sono contraria a questi metodi..ma devo dire che se lo merita!"
“Ah il sale e i peperoncini li ho aggiunti per un altro motivo. Mentre ero nelle cucine ho aperto la finestra e ho fatto entrare 5 miei vecchi amici, altri bambini delle strade di Camelot, e in cambio di qualche panino ho chiesto loro un piccolo favore in cambio..”
Merida guardò il suo bambino con aria fiera e compiaciuta e rivolse lo stesso sguardo all'amica che aveva al suo fianco. "Beh ora ci vuole proprio un brindisi!" affermò ridacchiando. Prese in mano la brocca e versò del vino sia a lei che ad Anne. "A re Cassel!!" e le due bevvero tutto d’un sorso il vino del calice.
“Visto che le pietanze le avevo già sistemate ho chiesto loro un favore per il vino! Abbiamo aperto la damigiana del vino destinato a questa sera e.."
Oliver si rese conto che le due avevano appena finito di bere dalla coppa un bicchierone di vino e si stoppò impaurito... ‘’ehm..’’
"E cosa?!?" chiese allarmata la madre.
“Ehm...e ci abbiamo fatto a turno tutti e 6 la pipi dentro..." disse Oliver tutto d’un fiato.
Anne sputò istantaneamente il vino che le era rimasto in bocca sulla tavola. Poi prese un fazzoletto e se lo appoggiò sulla bocca: “Scusate!” disse e scappò via osservata da tutti i presenti e da Cassel con aria sconvolta “Questo è inconcepibile! Maleducata!”
Merida rimase totalmente pietrificata. Si alzo’ dalla sedia molto lentamente, si inchino’ ai presenti con riverenza e disse….’’con permesso, ho una piccolissima faccenda da sbrigare in privato. Saro’ subito da voi!’’ e si avvio’ verso la grande porta della sala. Non appena arrivata nei corridoi, dove nessuno poteva vederla, prese la ricorsa piu’ forte che poteva, fino ad arrivare nelle sue stanze. Si chiuse nell’armadio e……’’ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh’’ lancio’ l’urlo che aveva trattenuto.
Dopo una decina di minuti sia Anne che Merida tornarono al tavolo. In quel momento stavano servendo la minestra. Le due ragazze si lanciarono un occhiata di intesa e dissero praticamente in coro: "Non mi va..grazie!" e allontanarono da loro il piatto ancora vuoto.
Nel preciso momento in cui Artu’ stava per assaggiare la minestra, Anne allarmata disse: "Sire! E' troppo bollente! Vi scotterete!".
Il re la guardò con uno sguardo perplesso "..ok..grazie" rispose lasciando il cucchiaio di nuovo accanto al piatto e subito dopo Anne fece cenno al re di non mangiarla.
Malagan osservo’ l’espressione facciale della ragazza, e subito si rese conto che qualcosa non andava. Fisso’ la moglie alzando un sopracciglio.
‘’Perche’ mi fissi? Sai che mi da’ sui nervi essere fissata non fissarmi!’’ disse Merida allarmata, notando di essere oggetto di osservazione del marito..…’’dai su, mangia! Ti fara’ bene allo stomaco, te lo pulisce! Vai vai!’’ e comincio’ a guardarsi intorno.
L’uomo sospiro’…non proferi’ parola. Osservo’ per l’ultima volta i presenti, e comincio’ a mangiarla.
Dopo un po’ di tempo dal primo assaggio della minestra, tutti gli ospiti cominciarono a guardarsi tra loro con facce disgustate. Alcuni sputarono addirittura. Il primo fu Malagan…’’oh per l’amor del cielo ma siete un ordine macrobiotico? Fa schifo questa roba che c’hanno messo dentro?’’ chiese con forza sottovoce per non farsi sentire a Galvano.
Cassel assaggiò il primo cucchiaio di minestra "Ma cos'è questo schifo?!? Volete avvelenarci?" urlò alzandosi in piedi.
"Ci dev'essere stato un errore nelle cucine..sono mortificato" disse Artù indicando ai servitori di portare via la minestra…. "perdonateci!"
Successivamente, il Re Cassel bevve il vino per pulirsi la bocca, o almeno lui così credeva..."Questo vino ha uno strano sapore..è francese?"
"E' delle vigne di Camelot! Dobbiamo ringraziare i nostri contadini per questo ottimo vino!" affermo’ Artu’ con soddisfazione. ‘’Bene! Ora che tutto e’ risolto e’ arrivato il momento di ascoltare un po’ di questa voce angelica, prima di gustare le delizie della torta…’’ e si volto’ verso la cugina. ‘’Merida prego!’’ disse indicandole il centro della sala.
La ragazza sorrise e si mise in posizione. Non vedeva l’ora che tutto finisse e di andare a sdraiarsi sul suo comodo, adorato, delicato e profondo letto. La festa pero’, era appena cominciata. Merida cantava come sempre, con prestanza e tanta classe. Tutti erano incantati dal suono che le suo corde vocali emettevano. All’improvviso pero’, si senti’ un rumore molto strano, molto simile ad un peto. Tutti si voltarono verso quel suono….da chi poteva mai provenire? Cassel! A Merida scappo’ una leggera risatina, notando la faccia ingiallita di quest’ultimo, ma nonostante tutto, lo spettacolo doveva andare avanti e continuo’ a cantare. Di seguito pero’, di quei rumori se ne sentirono degli altri, da varie parti della sala. Oliver era completamente divertito e soddisfatto del suo capolavoro, mentre Anne, a dir poco scandalizzata, lo stesso valeva per Artu’. Dalla sua espressione sembrava proprio che volesse vomitare, ma un re deve mantenere le apparenze.
‘’Ma cosa mi sta succedendo?’’ chiese Malagan, ostacolato dai peti.
"E' una lungaaaaaaa storia Malagan..ma vi consiglio di uscire dalla sala..finchè siete in tempo" disse leggermente preoccupata, ma divertita nello stesso tempo.
Cassel fece finta di nulla e continuò a discutere con Artù: "Allora Artù..non ci sono più uomini a Camelot?"
Artù lo guardò perplesso "Certo che ci sono..perchè dici questo?"
"Perchè siete arrivati a reclutare donne come cavalieri..cosa può fare una donna in battaglia? Che vergogna!!!"
Anne smise di ridere e si girò amareggiata a guardare Artù...
‘’Reclutiamo persone in grado innanzitutto, dedite alla corona, e questa ragazza ha salvato la mia vita e quella delle persone a me care un’infinita’ di volte. Le sono debitore e poi e’ un’ottima combattente, una dei migliori senza alcuna ombra di dubbio!’’
‘’Oh….ma davvero?’’ chiese Cassel. "Allora se quello che dici è vero di certo non temerà uno scontro con me!" disse lanciando il guanto di sfida di fronte ad Anne: "All'ultimo sangue! Domani a mezzodì!" esclamo’ ad alta voce.
Non appena udi’ quelle parole, Merida fece immediatamente cenno ai suoi musicisti di bloccare l’esibizione. Tre di loro capirono che dovevano fermarsi, mentre il quarto, continuo’ a suonare, completamente preso dalla melodia. La regina si volto’ lanciandogli uno sguardo minaccioso,e solo a quel punto nella sala calo’ il silenzio.
"Cassel..questa è una follia..no.."
Artù fu bloccato da Anne che si alzò in piedi, prese in mano il "guanto di sfida" e disse: "Artù.." fermandolo….. "un vero cavaliere non può tirarsi indietro..e sia Cassel! Accetto la sfida!"
Gli sguardi che si scambiavano tra loro, l’atmosfera che si era creata, molto avvolgente davvero. Tutto cio’, venne interrotto da una flatulenza da parte di Parsifal, che si nascose dagli occhi degli ospiti coprendosi il viso da un fazzoletto.
Merida voleva dir qualcosa a Cassel per difendere l’amica, ma sapeva bene che lei non si sarebbe mai tirata indietro, percio’ penso’ fosse meglio non parlare, almeno, non ancora.
In quel momento, davvero critico in tutti i sensi, arrivo’ la fatidica torta cerimoniale. Composta da enormi, dieci, meravigliosi, spettacolari scalini. Si avvicino’ a quel capolavoro e…’’e se Oliver ci avesse introdotto una pozione esplosiva?’’penso’….’’nah, non arriverebbe a tan…’’manco il tempo di parlare, che la torta esplose in faccia a tutti. La regina, con la faccia completamente impastata e i capelli rizzati disse…’’come non detto!’’.
Cassel si alzò in piedi esasperato: "Anche le torte che esplodono?!?" urlò cominciando a pulirsi la la faccia dai pezzi di torta schizzati fino a li. "Ne ho abbastanza! Me ne vado nelle mie stanze!" disse cominciando ad allontanarsi dal tavolo: "Pendragon! Regina Merida!" poi infine si voltò verso Anne soddisfatto… "ci vediamo domani..a mezzodì!"
Anne impegnata anche lei a pulirsi dagli schizzi di torta si bloccò e annuì..era spaventata..era un incontro all'ultimo sangue ma non poteva tirarsi indietro..lo scontro ci sarebbe stato!
Merida si avvicino’ a lei e le diede una pacca sulla schiena per incoraggiarla.
‘’Domani lo distruggerai! Non avere dubbi coccode’…sei forte!’’ e le fece l’occhiolino.
Anne si voltò verso Merida: "Grazie..coccodè.." poi si girò verso Artù "Vado nelle mie stanze...Sire! Merida! Malagan!" disse facendo un inchino per salutarli e uscì dalla sala.
Quando ormai gli invitati lasciarono la sala, Oliver si avvicino’ alla madre che si era appisolata su una sedia:’’ "Visto mamma? E tu che dubitavi di me" disse con aria soddisfatta.
''Veramente non ho mai dubitato di te!'' rispose alzando un sopracciglio....''solo che non mi aspettavo arrivassi a tanto! Insomma, hai distrutto mezzo palazzo!’’
"Si lo so... Peró distruggerlo tutto quanto richiedeva molto più tempo.... "
Merida spalanco' gli occhi,...''e meno male che ti ho dato poco tempo!''.
Un ringraziamento speciale al nostro Matty Fantasy per la collaborazione!.